Poiché l'ecologicità di un prodotto deve tenere conto di una somma di processi, dalla fase di estrazione della materia prima alla produzione, all'imballo, alla distribuzione, all'eventuale dismissione, ecco che il laterizio può esibire ulteriori pregevoli caratteristiche.
Le tecnologie di produzione del laterizio, oggi molto evolute, limitano drasticamente le emissioni nell'ambiente, anche nel caso di laterizio alleggerito con materiali organici (polistirolo o farina di legno).
Grazie alla vicinanza delle cave e al raggio di distribuzione relativamente limitato, l'energia di produzione è inferiore del 25 per cento di quella del cemento; è pari al 15 per cento dell'energia necessaria per l'acciaio e al 3 per cento di quella necessaria per produrre alluminio.
Dal 1985 a oggi, il consumo unitario per tonnellata di laterizio prodotto è calato del 30 per cento, passando da 2,9 Giga Joule per tonnellata di cotto a meno di 2 GJ/ton.
Parallelamente si è drasticamente ridotto il consumo di olio combustibile a favore del decisamente meno inquinante metano, passando da 26•1015 a 5•1015 Joule/anno, con le ovvie benefiche ripercussioni sull'ambiente, riducendo del 32 per cento le emissioni di CO2.
E al termine della propria vita utile può trovare impiego come inerte con modesti costi energetici di trasformazione.